La mia storia

Se c’è una cosa che detesto è ricevere email ed essere contattato da una persona sconosciuta, che molte volte non è nemmeno una persona ma un bot, un algoritmo inventato da qualcuno!

Quindi chiariamo subito una cosa: sono una persona in carne ed ossa proprio come te, dato che siamo nell’era dell’intelligenza artificiale e non si sa più con certezza se quello che si legge su una pagina online sia stata creata da un umano o da un algoritmo.

Al meeting con i migliori marketer italiani tenutosi ad Ancona nel 2015

Stai pur tranquillo/a che quello che stai leggendo adesso è stato scritto da un umano che proprio come te affronta tutti i giorni la realtà quotidiana ed i suoi problemi.

Proprio questi problemi che cerchiamo di evitare a tutti i costi ma sui quali sbattiamo regolarmente il muso sono la cosa che ci fa crescere ed evolvere.

Non sono un mago del computer ne’ un letterato, non sono laureato (anche se ho iniziato ben 2 corsi di laurea dando qualche esame qua’ e là) e se ora stai leggendo la mia storia è perchè ho sempre creduto nella libera iniziativa.

Non fraintendere, il concetto di libera iniziativa non è necessariamente legato al possesso di una partita iva o di un’azienda.

Non si tratta solamente di aprire un negozio o un’attività, si tratta di cercare di migliorarsi costantemente come esseri umani nelle aree che desideriamo di nostra iniziativa perchè si è scelto di volerlo.

Negli anni dal 92 al 1999 il mio sogno era quello di diventare un musicista professionista, all’epoca cantavo e suonavo la chitarra in un gruppo heavy metal/rock.

Non sognavo di diventare una mega star come Axel Rose o Slash (ai tempi chiunque conosceva i Guns’n Roses, che ebbi pure l’occasione di vedere dal vivo in quello che fu il mio primo concerto, quando suonarono a Torino nell’estate del ’92), il mio sogno era semplicemente quello di poter campare decentemente suonando la musica che preferivo.

Dopo 7 anni capii che sarebbe rimasto soltanto un sogno, all’epoca in Italia era praticamente impossibile vivere suonando heavy metal, perfino band italiane molto più famose della mia si sciolsero per problemi economici….se non passa la corrente ad un certo punto devi fare una scelta e così fu.

Forse adesso ci sono più possibilità, non so, all’epoca o suonavi musica leggera o andavi a cercare fortuna negli States (dove c’erano si più possibilità di emergere ma dovevi fare i conti con una concorrenza 100 volte più agguerrita di quella italiana, lì era pieno zeppo di gruppi talentuosi che spaccavano veramente!) altrimenti facevi la fame.

La mia prima vera esperienza lavorativa

Dal 2001 ho scelto di diventare imprenditore nel settore bar/ristorazione che non c’entra molto con quello che oggi tratto in questo blog.

Ma il tipo di mentalità che ho acquisito da allora mi ha aiutato non poco anche nel digital marketing.

Ad essere sinceri la ristorazione mi ha creato anche diversi problemi economici dati dall’inesperienza e dall’ingenuità mia e dei miei soci, non fu una bella storia a lieto fine.

In ogni caso che tu sia imprenditore in un settore piuttosto che in un altro la mentalità di fondo dell’imprenditore te la porti sempre dentro.

Ho scelto di diventare digital marketer e imprenditore online nel marzo del 2009 quando partecipai al primo seminario dal vivo di internet marketing.

Volevo a tutti i costi crearmi una seconda fonte di reddito dato che sia col bar che con il ristorante, essendo in una località turistica, andavo in attivo solo d’estate.

Parecchie volte durante l’inverno finivo per rimetterci tutto quello che avevo guadagnato per far fronte alle necessità della stagione invernale. Avevo delle spese di gestione molto elevate, solo l’affitto del locale era superiore ai 10.000€ mensili…

Dopo quel seminario, tornai a casa con il mio blog già pronto per essere riempito di visitatori ed infatti era proprio quello che mi aspettavo, ma i giorni passavano e google analytics continuava a sembrarmi un elettroencefalogramma piatto…sempre zero visite.

Vedi, all’epoca ero convinto che avrei guadagnato grazie a google adsense….avrei semplicemente riempito il sito di visitatori che in automatico avrebbero cliccato sugli annunci facendomi guadagnare dei soldi tutti i giorni….seee detta così sembrava facile, ma non lo era per niente.

Ad un certo punto fui anche bannato da Adsense ancora prima di riscuotere i soldi che mi ero guadagnato in circa un anno e mezzo: 80 miseri euro!

Capii una cosa che fino ad allora mi era sfuggita: che razza di sistema di guadagno è quello che ti fa guadagnare quando la gente se ne va dal tuo sito??…..non è forse meglio che rimangano sulle tue pagine più tempo possibile?

Tempo dopo, quando iniziai ad occuparmi di infoprodotti questo ragionamento mi tornò utile.

Capii anche una lezione più importante di questa: è molto pericoloso se tutte le tue fonti di reddito dipendono unicamente da un’azienda o da qualcuno che non ha nessun obbligo nei tuoi confronti.

Un’azienda che può fare quello che vuole con te non avendo firmato nessun contratto, sei solo tu che hai preso visione delle sue regole (come il programma Adsense)….se questa azienda decide di interrompere il rapporto che ha con te (anche senza motivo e ingiustamente) sei nella merda più totale e non puoi farci niente, puoi solo attaccarti al tram!

Meglio averlo capito dopo 80 euro che dopo migliaia di euro….il giramento di coglioni sarebbe stato sicuramente più elevato.

Bannato da Adsense mi diedi alle Affiliazioni, iscrivendomi ad un sito apposito dove in cambio di commissioni ridicole mi invitava a pubblicizzare questo o quel prodotto.

Anche questo tentativo si rivelò inutile….

A Shenzen (Cina) nel 2016

Nel frattempo già da anni ero tornato a praticare quella che era sempre stata una mia antica passione, le arti marziali.

E per l’esattezza il kung fu cinese, che mi aiutò a sviluppare non solo una maggiore prestanza fisica ma anche e soprattutto quella forza mentale che da li a pochi anni mi avrebbe aiutato a superare molte situazioni avverse che si verificarono nel mio vecchio lavoro e nella mia famiglia.

Iniziai anche a studiare a ad usare i sistemi pay per click dato che avevo scoperto erano il metodo principale con cui i professionisti dell’internet marketing portavano gente al proprio sito.

Prima Google Adwords grazie al quale buttai via circa 1000 euro senza cavarci un ragno dal buco e poi leggendo un articolo sul blog del mio primo mentore Marco De Veglia (R.I.P.) che parlava dei Facebook Ads decisi di provare ad usare questo sistema pay per click che in quegli anni era un po’ la novità.

Era la fine del 2009 e le mie prime campagne Facebook Ads ricevettero una percentuale di click che oscillava fra lo 0,001 e lo 0,003%….una miseria assoluta!

Così invece di lanciare in aria il computer per l’ennesima volta mi iscrissi ad un video corso, l’unico video corso sui Facebook Ads di quel periodo tenuto da un marketer americano di nome Jonathan Budd.

Era la prima volta che sentivo parlare di lead magnet e in poco tempo creai la mia prima landing page con il mio primo report in omaggio (senza avere ancora un prodotto da vendere) proprio su come usare i Facebook Ads.

In realtà non era tutta farina del mio sacco, alcune parti del report le avevo tradotte da un ebook scaricato da un sito americano che offriva prodotti digitali da rivendere in cambio di una membership mensile.

La svolta

Questa volta i risultati furono incoraggianti, le persone si iscrivevano e scaricavano il report in pdf a decine, tutti i giorni.

Al Summer Camp del 2016 (Narni)

Anche se non avevo ancora un prodotto da vendere, iniziai a sviluppare una comunicazione con i miei lead.

Inviavo loro sia email automatiche che email create sul momento che parlavano di questo o di quella strategia per usare i Facebook ads, di articoli sul mio blog, di me stesso e di cosa facevo, dato che come ritengo tutt’ora adesso, è di fondamentale importanza conoscere chi ti invia email regolarmente.

Mi iscrissi anche alla membership mensile di Italo Cillo (R.I.P.) il primo marketer italiano che insieme a Marco De Veglia parlava di infoprodotti e di come creare un business basato sulle proprie passioni.

Era la mitica “Cerchia Ristretta” che mi insegnò veramente le basi del marketing digitale, come creare una squeeze page, un lead magnet da inserirci, come creare un prodotto da vendere e la relativa sales page, come fare email marketing, come creare un funnel di prodotti, come lanciare un prodotto digitale, come creare un sistema di vendita, etc…

Ed io che pensavo di guadagnare con un blog aperto con blogger senza nemmeno averne acquistato il dominio, dove pubblicavo articoli a caso nelle nicchie più disparate e volevo monetizzarlo con gli annunci adsense….

Finalmente ora le cose iniziavano a prendere forma e verso la fine del 2012 lanciai il mio primo video corso sui Facebook Ads, stavolta era veramente farina del mio sacco e basato tutto sulla mia esperienza.

Questa era veramente l’ultimo tentativo che avrei fatto o andava come si doveva o avrei veramente smesso di perdere energie e tempo su un progetto che non riuscivo a far funzionare.

Nel frattempo il bar gelateria che avevo gestito per 12 anni era svanito, il proprietario dei muri non volle rinnovarmi il contratto d’affitto che scadeva proprio alla fine del 2012.

Mi trovavo veramente di fronte ad un bivio ed il periodo del lancio lo vissi con le stesse identiche sensazioni che provai durante l’esame di maturità, un nodo allo stomaco che ti tiene ancorato alla realtà con pensieri continui del tipo “ma ce la farò?” e “come cavolo andrà a finire questa storia?” e compagnia bella…

Il Primo Vero Lancio

Ma alla fine andò come speravo che andasse, con 1300 euro guadagnati dopo circa una settimana di lancio! Finalmente soldi veri, cavolo non mi sembrava vero, ci avevo messo 3 anni e mezzo ma alla fine avevo trovato la quadra.

I Segreti dei Facebook Ads è stato il primo video corso italiano sul sistema pubblicitario di Facebook, all’epoca in questa nicchia c’eravamo soltanto io e un altro marketer che aveva scritto un ebook.

Bei Tempi!

Ma una volta chiuso il lancio restava tuttavia un problema. Adesso che avevo chiuso le iscrizioni come potevo guadagnare? E così ebbi un’altra idea che mi diede cerchia ristretta platinum.

Il modo migliore e più veloce per diventare un’autorità ed un punto di riferimento nella propria nicchia di mercato è quello di fare webinar dal vivo.

Video conferenze, seminari online, chiamali come vuoi, dove all’inizio mostri contenuti gratuiti e di valore (almeno così mi aveva insegnato Italo ed ho sempre mantenuto questa filosofia che ritengo essere più che giusta) ai partecipanti, interagisci con loro, rispondi alle loro domande e poi alla fine proponi loro un tuo prodotto a pagamento.

La potenza di comunicazione di un webinar dal vivo fatto come si deve è disarmante e si possono generare delle ottime conversioni, oltre a far parlare di te e a presentarti come l’esperto del settore.

Molti non li fanno perchè gli prende la strizza, l’ansia da palcoscenico…in realtà basta un po’ di pratica per diventare bravi, sciolti ed a proprio agio.

D’altronde quando mi veniva un po’ di ansia o di paranoia pensavo “Hai cantato e suonato davanti a della gente, cosa cavolo vuoi che sia stare davanti ad un computer, da solo, nessuno ti guarda, ti ascoltano mentre parli o presenti un qualcosa con delle slide!”

In effetti basta avere un po’ di coraggio all’inizio quando ti sembrerà di fare un salto nel vuoto, non ti senti pronto, ti vuoi preparare meglio, hai bisogno di più tempo e bla, bla, bla….tutte fesserie!

Credimi, una volta che inizi non puoi più smettere, è molto più semplice di quanto si pensi, basta prepararsi un minimo per ottenere buoni risultati, soprattutto per quanto riguarda il pitch di vendita.

Il primo webinar lo feci nel gennaio 2013 ed andò discretamente e fra il 2013 ed il 2016 feci circa un centinaio di webinar che mi permisero di posizionarmi in Italia come uno dei maggiori esperti di Facebook Ads.

Collaborai anche con Marco De Veglia e Piernicola di Maria che vollero il mio corso all’interno del loro programma di formazione sull’internet marketing e un giorno ricevetti un’email da Italo Cillo che mi chiese di gestire via Facebook Ads il lancio del suo programma di dimagrimento e salute.

L’apice lo aggiunsi nel 2014 quando lanciai i Segreti dei Facebook Ads 2.0 con una Joint Venture insieme ai maggiori marketer italiani come Valerio Conti e Marco Scabia.

Con mia figlia al cinema 😉

Il Lancio andò molto bene e alla fine totalizzai una cifra a 5 cifre durante la settimana del lancio, oltre ad ottenere una notevole visibilità che mi fece avere numerose richieste di collaborazione da varie web agency sparse per il nord Italia che mi volevano come consulente e insegnante per formare i loro dipendenti nell’advertising su Facebook.

Tuttavia nel 2016 accadde una cosa inaspettata, il mio mentore Italo Cillo venne a mancare e la cosa mi destabilizzò parecchio.

Non fu l’unica cosa negativa di quell’anno poichè scoprì di essere stato vittima di una truffa da parte del direttore del mio ristorante e del consulente che il mio socio aveva scelto per affiancare il primo nella gestione, davvero un’ottima scelta….

La Caduta

La gelateria non c’era più ma avevo investito tutto quello che avevo proprio in quel ristorante e ora c’era un buco di diverse centinaia di migliaia di euro!

Dovetti così sospendere la mia attività di marketer e concentrare tutte le mie energie per salvare il ristorante dal fallimento, cosa che non riuscì a fare perchè dopo circa un anno e mezzo di agonia dovetti alzare bandiera bianca e chiudere.

Ricominciai così con il digital marketing ma qualcosa in me era cambiato profondamente, non riuscivo più a stare concentrato davanti al monitor di un computer, la mia mente era costantemente rivolta alla beffa ed al danno che avevo subito, così cambiai radicalmente tipologia di lavoro.

Ritornai alla ristorazione ma stavolta non ero più il datore di lavoro di me stesso, mi feci assumere part-time come cameriere in un famoso ristorante di Faenza rinomato per la carne e per le feste in piscina. Poi sempre part-time divenni scaffalista in un supermercato della conad, il che voleva dire alzarsi anche alle 2 o alle 3 del mattino per riempire di merci gli scaffali del supermercato.

Che ricordo strano che ho di quel periodo, fino a primi 43 anni della mia vita pensavo di essere un tipo di persona, poi all’improvviso tutto fu messo in discussione, persi tutto e ricominciai da zero ed il tipo di persona che pensavo di essere era morto con le mie aziende.

Chi ero?….

Veramente mi sembrava di aver vissuto un’altra vita su un altro pianeta tanto tempo fa e ora ero semplicemente un’altra persona che doveva alzarsi come tutti per rendere conto a qualcuno del proprio lavoro….sia chiaro che non ho nulla contro chi lavora come dipendente di qualcuno, anzi, tutto il mio rispetto, ma non è per niente facile dover sottostare agli ordini e alle dipendenze di qualcuno quando per quasi vent’anni quel qualcuno eri tu….non so se mi spiego.

Mi accorsi ben presto che quei lavori non davano alcuna possibilità di crescita, cameriere ero e cameriere sarei rimasto in aeternum là dentro, così come scaffalista che lavora di notte.

Il più delle volte staccavo a mezzanotte dal ristorante per poi iniziare alle 3 o alle 4 del mattino nel supermercato, di quel periodo ricordo particolarmente i dolori che avevo dappertutto, alla schiena, alle spalle, alle ginocchia….per arrivare allo stipendio medio di un lavoratore italiano dovevo sputare sangue.

Ma almeno avevo conservato la mia dignità e la mia indipendenza economica, i soldi per mantenermi come per mantenere mia figlia continuavano ad esserci, semplicemente non potevo più vivere a certi livelli ma chissenefregava!

Quanto stress avevo passato in quel periodo, ora non dovevo più pensare a mandare avanti un locale, a discutere con i miei soci ed il commercialista su cose che non mi tornavano, a gestire i fornitori, i dipendenti, le spese, l’affitto, i controlli dell’ispettorato del lavoro, dei vigili urbani, della guardia di finanza, dell’agenzia delle entrate che molte volte mi furono mandati dalla concorrenza o dai miei ex soci…

Ora dovevo fare solo una cosa, il mio lavoro, quello per cui venivo pagato e basta. A me andava bene così.

Il Lockdown

Poi scoppio l’emergenza Covid! Col lockdown, molti ristoranti dovettero chiudere compreso quello in cui lavoravo, dal mio punto di vista i danni furono limitati perchè il lavoro al supermercato raddoppiò e con gli straordinari che facevo riuscì a compensare quello che mi era venuto a mancare con la ristorazione.

A quel punto rimaneva solo il lavoro (se eri fortunato!), non potevi più uscire di casa per svagarti, fare una passeggiata o divertirti, la vita era diventata casa, lavoro e qualche chat sui social o al telefono.

Non potevo più nemmeno andare in palestra per praticare kung fu, del quale ero pure diventato istruttore da anni.

Anche quello fu un periodo alquanto strano, surreale…. a volte drammatico. Nella mia città una decina di persone si suicidarono e due di questi furono un mio collega di lavoro e una mia cara amica.

Ancora oggi non riesco a credere che non ci sia più, ma così è la vita, non puoi mai dare niente per scontato, tutto ti può essere tolto da un momento all’altro, la tua libertà, la salute, i soldi, gli amici, i familiari, le persone a cui vuoi bene.

La Rinascita

E ad un certo punto inspiegabilmente successe qualcosa che non mi aspettavo….mi ritornò la voglia di ricominciare ad essere padrone del mio destino, ad essere il datore di lavoro di me stesso, mi ritornò dentro quell’energia, quel fuoco che avevo smarrito da qualche anno.

Volevo di nuovo ripartire con il digital marketing ed in effetti avevo già un prodotto pronto da presentare al mondo, era dentro di me solo che fino a quel momento non me ne ero reso conto.

In quei due anni di stop non gestivo più campagne pubblicitarie per me stesso o per altri, non tenevo webinar nè creavo infoprodotti da vendere, ma venivo contattato spesso da inserzionisti che avevano l’account Facebook disabilitato, non potevano più usare gli annunci e non sapevano nemmeno come risolvere il problema.

Probabilmente venivo contattato grazie ad un articolo che avevo scritto nel blog anni prima e che si era indicizzato discretamente bene su Google e che puoi trovare qui.

In effetti non era sempre facile aver a che fare con l’assistenza di Facebook (come non lo è tutt’ora adesso!), molte volte non rispondeva nemmeno, ma io conoscevo questo social come le mie tasche e non era difficile per me attirare l’attenzione, farmi rispondere e risolvere questi problemi che molte volte avvenivano più per errore dell’algoritmo che per violazioni vere e proprie del regolamento.

D’altronde era anche un buon metodo per arrotondare ulteriormente lo stipendio senza farmi venire il mal di schiena 🙂

Da qui l’idea di creare uno Special Report dal titolo “Come riattivare il tuo account Facebook Ads in 3 Mosse” ovvero i 3 sistemi che avevo scoperto essere efficaci (il più delle volte anche in tempi rapidi) per togliere il ban dagli account pubblicitari che lo avevano subito.

Lo lanciai il 30 gennaio 2021 (il giorno di compleanno della mia amica scomparsa, il primo dopo la sua morte) e fu un successo.

Non mi fece diventare milionario ma mi fece capire una cosa ancora più importante: potevo ritornare di nuovo ad essere la persona che ero stato un tempo, avere un’attività, ero ancora capace di avere delle idee, delle intuizioni, creare infoprodotti, scrivere contenuti di marketing per guadagnare in modo etico risolvendo i problemi di qualcuno o aiutandolo a fare qualcosa.

Decisi così dopo qualche mese di licenziarmi da entrambi i lavori, due lavori che mi stavano spegnendo anche se mi avevano permesso di vivere dignitosamente e fatto conoscere tante persone e alcuni colleghi fantastici, con i quali mi sento tutt’ora adesso.

Così eccomi di nuovo qui a scrivere pagine di contenuti come questa storia, la mia storia, che spero tanto ti possa essere d’ispirazione e d’aiuto casomai dovessi affrontare una delle tante prove che la vita ti può presentare.

Aveva proprio ragione Jim Morrison quando diceva: “Non arrenderti mai, perchè quando tutto sembra finito è il momento in cui tutto inizia.”

P.S. Consiglio anche di praticare un’arte marziale, come ad esempio il kung fu cinese, che forma il fisico, la mente, lo spirito e ti insegna a non mollare mai 😉

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