In tempi di vacche magre è molto difficile fare delle scelte decise e coraggiose.
E’ molto più facile starsene rintanati a leccarsi le ferite, aspettando che il momento negativo passi, piuttosto che studiare e lanciare qualche progetto.
Quando la paura ti prende lo stomaco c’è ben poco da fare, e questo qualche manager e dirigente d’azienda lo sa molto bene.
Recentemente, in un convegno a Firenze incentrato su questa STRAMALEDETTA CRISI MONDIALE, il grande economista americano CHARLES MORRIS (nonchè avvocato e banchiere) si è espresso in questi termini.
“In questo momento gli Stati Uniti stanno attraversando un momento difficile perchè le banche sono coperte da “crediti cattivi” (i cosiddetti assets) e c’è un volume di consumi troppo alto, ma se noi saremo coraggiosi e compiremo delle scelte decise, avremo la possibilità di uscirne in 18-24 mesi. Se non saremo coraggiosi e lasceremo che le cose vadano da sole, ci troveremo in una situazione di lento declino che potrà protrarsi per altri 10-12 anni…..
L’Europa e con essa anche l’Italia si trovano in una situazione migliore rispetto agli USA, perchè la finanza è meno “inquinata” ed hanno una capacità di risparmio migliore, ecco perchè possono uscirne in un periodo massimo di 24 mesi….
Le banche vanno aiutate, ma ( come ha detto il ministro Tremonti) i dirigenti che sbagliano, o vanno a casa o in galera…“
A buon intenditor poche parole, cari amici banchieri…
In riferimento a quanto ho scritto nel post precedente, dove ho commentato le parole di Antonio Redivo e Remo Lucchi ( comunicare,misurare ed investire), non mi stancherò mai di ripetere che se vogliamo passare la tempesta, amici imprenditori, dobbiamo assolutamente agire.
Quindi forza e coraggio, alla faccia di tutti i pessimisti cosmici e profeti di sciagura dei vari blog e social network.
Bisogna fare delle attente analisi per capire dove e come dobbiamo muoverci, bisogna fare dei progetti, bisogna innovarsi, bisogna investire.
Sono convinto ( e non sono il solo, basta guardarsi intorno) che un ruolo chiave, per quanto riguarda l’innovazione e gli investimenti, lo giocherà internet.
Internet oggi rappresenta quello che la televisione rappresentava trenta anni fa. E’ il terreno vergine e di conquista nel quale lanciarsi per investire ed innovarsi. Basta pensare al potenziale comunicativo che hanno i social network come Facebook e a quanti ne fanno uso, per comprendere che se veramente si vuole creare (e/o mantenere) qualcosa di grande e duraturo bisogna passare dalla “rete”.