L’innovazione tocca anche la moneta, che diventa “elettronica”, o per meglio dire “Monetica”

Giulio74 0

Il contante ha i giorni segnati?
Le monete in euro stanno per diventare oggetti da collezionismo?

Forse è un pò presto per fare previsioni del genere, fatto sta che l’innovazione tecnologica non sta investendo solo il modus operandi delle aziende, ma coinvolge anche il modus pagandi degli utenti (si vede che ho studiato latino eh?…).

In che modo? 

Ultimamente si sta sviluppando una nuova tecnologia detta “contactless” (già presente nel metro milanese e nei badge degli uffici in via sperimentale), che pare possa essere applicata anche al denaro, seppure per importi limitati a 25-30 € (stando alle direttive UE).

Il sistema contacless nasce come carta, ma è stato trasferito anche su alcuni telefonini prendendo il nome di Nfc (Near field communication), con la stessa modalità di utilizzo della prima ed una sola modifica: il collegamento del telefono con un portafoglio elettronico ,il cosiddetto wallet finanziario.

Adesso immaginiamo di entrare in un bar super affollato per consumare il nostro bel cappuccino all’italiana, ma invece di metterci in coda alla cassa per ritirare il nostro scontrino, un paio di click sul cellulare e voilà! Abbiamo già pagato…
Non male vero?

Attualmente i negozi hi-tec italiani che sono già stati abilitati per questo tipo di pagamenti, essendo dotati di lettori Rfid (Radio frequency identification), sono 1200.
Tra gli operatori, in primo piano troviamo Poste Italiane con le carte di pagamento multifunzione e con il sistema PosteMobile, l’operatore di telefonia del gruppo che sta trasformando il cellulare in una sorta di borsellino elettronico allo scopo di regolare con sicurezza le transazioni di tutti i giorni, come il caffè al bar o il ticket per i mezzi pubblici.
In Italia gli utilizzatori di PosteMobile sono 1,3 milioni di cui il 74% lo usa anche come portafoglio elettronico (dati raccolti sul Sole24Ore).


Pare anche che dalla seconda metà del 2010 le carte contactless saranno accettate anche negli uffici postali, mentre per quanto riguarda le transazioni via cellulare, sono già passati attraverso PosteMobile oltre 100 milioni di euro di pagamenti con un importo medio di 26 euro (dati del Sole24Ore).


Ma non è finita qui, secondo gli analisti nei prossimi quattro anni il settore dei micropagamenti in mobilità raggiungerà più di 200 milioni di utenti nel mondo per 22 milliardi di dollari di transazioni.


Siamo all’alba di un’altra nuova era: l’ERA DELLA MONETICA!

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